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Sulle Amazzoni

Una delle maggiori poete del Novecento, una delle più brillanti e radicali intellettuali della Parigi tra le due guerre, una delle più sensibili scrittrici italiane contemporanee: è un confronto a tre, nel tempo e nello spazio, questa chicca letteraria che vede protagoniste l’americana Natalie Clifford Barney, la russa Marina Cvetaeva e Valeria Viganò intorno ai temi dell’amore, del lesbismo, della maternità, della guerra. Marina, esule a Parigi dopo la Rivoluzione d’Ottobre, sperava che Natalie l’aiutasse a pubblicare le sue poesie. Natalie non lo fece. E la poeta, ferita dal mancato riconoscimento, rispose con la famosa “Lettera all’amazzone”: una vendetta. Viganò ripercorre il tormentato rapporto tra le due – ma anche le loro profonde affinità – e dice la sua sulla querelle che gira intorno all’amore tra donne, tema oggetto di feroce dibattito anche oggi.
Il volume comprende Lettera all’amazzone di Cvaeteva, brani scelti di Clifford Barnes (inediti in Italia) e il testo di Viganò che ha curato il progetto.

la scomparsa dell'alfabeto

La Scomparsa dell’Alfabeto

“Voglio che tu raccolga una storia,” Nona assume il tono grave di un ordine, “vorrei raccontartela come uno dei miei romanzi, perché di scriverla davvero non sono più capace”. Eccentrica, sarcastica, la protagonista di questo romanzo è una donna anziana che sta per perdere la memoria, e chi ascolta la storia per esserne unico testimone è un vecchio amico psicoanalista. Le parole che si diranno riguardano l’amore perfetto di Nona per la dottoressa Merkel: una passione travolgente tra due donne ma anche una relazione pericolosa tra una paziente e la sua psicoanalista, piena di rabbia e di pietà. Ne La scomparsa dell’alfabeto Valeria Viganò racconta di quel che sopravvive quando si scopre che l’orizzonte dei sentimenti non è più infinito e l’esistenza è il segno di quel che passa e di quel che rimane.

Siamo state a Kirkjubaejarklaustur

Siamo state a Kirkjubaejarklaustur

Sulle orme di W.H. Auden, Valeria Vigano è andata in Islanda per realizzare un sogno di infanzia, l’età in cui si scopre il mondo e la geografia è il magico libro dell’universo. Quest’isola che si specchia nel ghiaccio vicino al Polo esercitava allora per la scrittrice un fascino irresistibile. Quello che segue è il racconto del viaggio poi compiuto in una terra antichissima, con i suoi geyser, le balene, i deserti di lava, i ghiacciai, gli iceberg, le eruzioni, i fiordi, le steppe. Mentre ci si immerge in piscine naturali all’aperto tra gelo e bollore, e fuori il sole non tramonta mai, l’Islanda appare in queste pagine come il luogo originario del mondo, il posto dell’anima che abbiamo saputo incredibilmente, stupidamente dimenticare: la terra in cui umanità e natura si incontrano senza compromessi, senza vie di mezzo, con assoluta sincerità.

il piroscafo olandese

Il Piroscafo Olandese

Dal buio di un incidente pauroso ai cieli di nuvole velocissime di Amsterdam, una città indifferente e pigra, un crocevia di razze dove una donna di quarant’anni si rifugia in cerca di immunità dopo la violenza di un amore finito. La luce straordinaria del nord, il lago del Vondelpark, l’isola di Texel, un luogo in cui tutti sembrano giovani, in cui le finestre senza scuri delle case propongono un’intimità e insieme una distanza.Siamo fatti dagli altri, come non dipendere da loro? Nella sessualità senza remore di Joke, negli occhi cerulei di Olli, nelle foto mosse di Jan, nella giovinezza di Saskia irrompono improvvisi i dialoghi con l’essere amato, squarci di quotidianità vissuti di nuovo. E’ possibile che una donna perdoni la sua amante che sceglie di diventare madre? La frenesia furiosa e accecante, l’inquietudine, e infine la dolcezza e l’abbandono sono colpi di luce che disegnano gli argini di sé, che affinano lo sguardo sulla natura estrema, sulla natura delle cose, sull’anima.

l'ora preferita della sera

L’Ora Preferita della Sera

Un amore spezzato con la brutalità delle cose inspiegabili e il miracolo dell’equilibrio ritrovato grazie a piccoli gesti, minime avventure. Il disincanto di un ex terrorista che trascorre i suoi giorni in un “limbo” esotico. I riti lenti di un vecchio a cui non è legato il sapore dolce della consolazione. il bisogno tenace d’amore di una ragazza che -rimasto inappagato- migrerà per vie insondabili, a distanza di anni nello spirito inquieto di una giovane donna. il rimpianto pudico per una persona amata confuso allo struggimento per l’infanzia lontana. Otto racconti ispirati da altrettante canzoni di Battiato, Guccini, De Gregori e Fossati; ogni titolo, un verso della canzone. Racconti intessuti di corrispondenze segrete, affinità nascoste, rinvii tematici che -come in un brano musicale- trovano voce in una prosa appassionata, venata di lirismo, ricca di echi improvvisi e di risonanze.

prove di vita separate

Prove di vita separate

Due giovani donne si ritrovano dopo anni intorno al cerchio di un lago, nella campagna dove una ha scelto di vivere. L’altra, regista affermata in breve licenza dalla famiglia e dal lavoro in una metropoli, la raggiunge per intersecare nuovamente le linee geometriche dei loro due destini. Il lago diventa il punto zero nel quale liberarsi del passato per affrontare le diversità e ricreare la vita. Con loro si incroceranno anche le figure di Lazlo, un logopedista, e di Matilde, una bambina curiosa e speciale. La scrittura sbalza ogni dettaglio della luce, aderendo ai transiti provvisori dei personaggi, riconciliando il lettore alla narrazione come unica e semplice scienza dell’esistenza. È l’uso intenso e rigoroso della parola a condurre la riconquista dei sentimenti perduti.

il tennis del bosco

Il Tennis nel bosco

Una donna china sul volante in un’auto ferma al centro della strada. Un’altra uccisa per errore dalla polizia. Solitudini metropolitane. Partite di tennis che non si giocheranno mai.Il pomeriggio ozioso di un bambino troppo sensibile. In questi otto racconti, scritti in uno stile iperrealista che brucia ogni residuo sentimentale, Valeria Vigano al suo primo libro, mette da parte l’indulgenza della giovinezza per fare un piccolo monumento a tutti i fraintendimenti e le mancate esperienze che segnano la nostra vita.

*Le immagini delle copertine si riferiscono alle prime edizioni.